Montanariello, Zanoni, Bigon (Pd) e Lorenzoni (Portavoce Opposizione): “Siamo usciti dalla Seconda commissione. Conduzione vessatoria della presidente Rizzotto, irrispettosa delle regole istituzionali: scritto lettera a Zaia e Ciambetti”

21 marzo 2024

(Arv) Venezia 21 mar. 2024 ---“Oggi abbiamo inviato ai presidenti della Giunta e del Consiglio regionale, Luca Zaia e Roberto Ciambetti, una lettera ufficiale di protesta relativa alla conduzione dei lavori della Seconda Commissione consiliare da parte della presidente Silvia Rizzotto”. A dirlo,i consiglieri regionali del Partito Democratico, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni, Anna Maria Bigon, assieme al Portavoce dell’Opposizione in Consiglio regionale del Veneto, Arturo Lorenzoni.

“All’ordine del giorno – commentano i consiglieri - la discussione in merito al Progetto di Legge 238 di iniziativa della Giunta regionale ‘Disciplina regionale in materia di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), Valutazione dell’Impatto Ambientale (VIA), Valutazione d’Incidenza Ambientale (VINCA) e Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA)’. Visto il comportamento vessatorio nei nostri confronti abbiamo deciso di abbandonare la seduta. Mai era accaduto che alla richiesta di parola da parte di un commissario - questo riportato nella lettera - fosse risposto ‘ho visto la sua richiesta di parola, purtroppo’, oppure fosse negata parola ad un commissario perché era già intervenuto. Una conduzione contraria al rispetto delle prerogative dei componenti la commissione. La presidente Rizzotto, - denunciano inoltre i consiglieri - pretende perfino di restringere il campo della partecipazione alle audizioni, escludendo ad esempio su alcuni progetti di legge relativi ai trasporti, le organizzazioni sindacali. Un atteggiamento arrogante ed inaccettabile. Non è la prima volta insomma che la gestione della Seconda Commissione trova ostacoli immotivati. Chiediamo dunque a voi presidenti di intervenire presso la presidenza della Seconda Commissione per garantire a tutti i commissari il diritto ad intervenire ed attivare le modalità di lavoro previste dallo Statuto del Consiglio. Ci asterremo dalla partecipazione ai lavori di questa Commissione - concludono i consiglieri  - fino a quando non avremo una risposta, a garanzia delle nostre prerogative”.